5.
Le vocazioni e le opportunità
In questa sede progettuale e nell’ambito della presente parte
introduttiva, preme altresì al Quartiere San Vitale sottolineare
sinteticamente quali siano le vocazioni da valorizzare e le opportunità
da cogliere, grazie alla ciclo-pedonalizzazione della ‘Zona
universitaria’, da parte dei diversi ‘gruppi’ istituzionali, sociali,
culturali e economici che insistono sull’area. Ciò si rende infatti
necessario da una parte per imprimere al progetto una visione
fortemente strategica; dall’altra, per rafforzare l’idea di fondo
della ciclo-pedonalizzazione.
I
residenti
potranno progressivamente godere
di condizioni di qualità della vita migliori: grazie alla
limitazione del traffico, sarà infatti possibile eliminare l’accesso
abusivo dei veicoli, abbattere i livelli di inquinamento
ambientale e di rumore derivante dal traffico veicolare, migliorare le
condizioni di agibilità e sicurezza stradali, limitare l’uso
“motorizzato” del territorio soltanto a chi ne ha diritto, aumentare
effettivamente le possibilità di parcheggio, favorire tra gli
stessi abitanti l’utilizzo di mezzi di mobilità alternativa.
I gestori degli
esercizi commerciali, avranno
l’opportunità di “specializzare” la propria attività, orientandola
verso una modalità “caratteristica, lenta e piacevole” di fare acquisti
e di fruire dei servizi, che, diventando la peculiarità
commerciale
della zona e differenziandola da altre aree, crea le condizioni per
attirare nuovi fruitori, stabilendo con essi legami più stabili e
frequenti. È infatti necessaria una
diversificazione
commerciale
delle attività, anche
mediante la creazione di nuovi
punti di
attrazione commerciale
“di supporto” alla rete di negozi di vicinato esistenti, nonché di
“poli integrati” di
artigianato di
servizio e artistico.
Essi potranno tra l’altro sia sperimentare modalità di fidelizzazione
integrate “servizio offerto – accessibilità sostenibile” ad esso, sia
avviare forme di convenzionamento con parcheggi pubblici,
autorimesse private e trasporto pubblico collettivo.
I
docenti, il
personale
tecnico-amministrativo
e gli
studenti
dell’Università (che già da tempo chiedevano l’introduzione di analoghe
misure nella zona) avranno la possibilità di “investire” in maniera più
estesa, sicura e incisiva nella mobilità sostenibile da essi già
ampiamente praticata: la promozione della mobilità di pedoni
e ciclisti costituirà infatti l’obiettivo primario del progetto. Ai
numerosi studenti che oggi si servono di motocicli, grazie ad un
sistema di discincentivi (alla mobilità motorizzata) accompagnati
da incentivi (per la mobilità eco-compatibile), sarà invece data
l’opportunità di provare la convenienza di mezzi alternativi.
D’altra parte, gli insegnanti e il personale che vogliano cambiare le
proprie abitudini, avranno un motivo in più per sperimentare i già
esistenti strumenti di mobilità sostenibile (trasporto pubblico su
gomma e ferro) a basso costo previsti nell’ambito delle politiche di
mobility management universitario.
I gestori delle numerose
attività culturali,
infine, avranno l’opportunità di garantire una maggiore valorizzazione
e fruizione publica del proprio patrimonio, caratterizzando la zona
dal punto di vista di una vasta e
articolata offerta culturale,
che, grazie alla presenza congiunta di Musei, Pinacoteca, Teatri, Cinema,
Accedemia, Conservatorio, esposizioni temporanee, concerti, mostre,
restituisca al ‘quartiere universitario’ innanzitutto il
ruolo di “centro culturale” di Bologna. Essi potranno tra l’altro sia
sperimentare modalità di fidelizzazione integrate “servizio offerto
– accessibilità sostenibile” ad esso, sia avviare forme di
convenzionamento con adiacenti parcheggi pubblici e autorimesse
private e con il gestore del servizio di trasporto pubblico. Ciò è reso
più facile dal fatto che già oggi la maggioranza o
buona parte del pubblico
accede agli
spettacoli
a piedi,
in bicicletta,
con l'autobus
o con il
taxi,
e pertanto misure di mobility management costituirebbero un
sostegno alle abitudini
già positive, quanto consolidate, dei fruitori
delle attività culturali.
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